Essere genitori principalmente significa crescere ed educare adeguatamente un bambino in modo da renderlo il più possibile un adulto felice ed adattabile.
Per arrivare a tutto questo i genitori devono fare tantissime cose dedicate ai loro figli, ma quelle più importanti sono le azioni finalizzate a proteggerli e a rassicurarli.
Il bisogno di protezione e di sicurezza è prioritario nel figlio sia quando è bambino sia quando è adolescente, poiché egli vive costantemente il senso di fragilità e vulnerabilità, che potrà scomparire solo in età adulta.
Il genitore così deve provvedere a questi bisogni, infondendo sempre un senso di protezione e sicurezza, soprattutto di fronte alle sfide della crescita o quando il figlio ha paura.
Questo significa che una delle attività principali che deve svolgere il genitore è quello di controllare la paura del figlio-bambino ma, per poterlo fare adeguatamente, prima di tutto egli deve controllare anche la propria.
Quando ho visto per la prima volta l’ecografia di mio figlio sono rimasta incantata, stupita. Una emozione che non avevo mai vissuto!
La sua prima immagine fu un puntino che pulsava disperso in una immagine di macchie incomprensibili. La ginecologa mi disse che quello era il cuore. Pulsava con vigore.
Quel cuoricino era mio figlio!
Mi invase un senso di vertigine, un misto di meraviglia, sorpresa, ma anche di paura.
Stavo realizzando che da quel momento tutto sarebbe stato doppio, anche la paura.
La paura di ammalarmi e la paura che lui si ammali, la paura di fami male e la paura che lui si faccia male, la paura di non di non potermi prendere cura di lui e la paura che lui venga trascurato, la paura di rimanere sola e la paura che lui rimanga solo.
Se il genitore non controlla bene la sua paura, non è sereno, questo gli impedirà di essere fonte di protezione e sicurezza per il figlio, e così fallirà nei suoi obbiettivi educativi principali, impedendo al figlio di essere sereno. Infatti, il genitore che vive nella paura la porta nella relazione con il figlio, con la conseguenza che non gli insegnerà a controllarla.
Il genitore che non controlla bene la paura, non trova un buon equilibrio tra la possibilità di far fare importanti esperienze di vita al figlio, che magari comportano anche quote di rischio reali, e il proteggerlo dai rischi veramente pericolosi, con la conseguenza che si evitano la maggior parte delle esperienze o esse, pur facendole, vengono condite da ansie eccessive, paure irragionevoli o esagerate che non aiutano il figlio.
Di fronte a questo, la buona notizia è che la serenità può essere conquistata e condivisa con i propri figli a beneficio di tutti.
Riuscire ad essere sereni può essere un percorso difficile ed impegnativo, ma la posta in gioco vale la pena. Infatti, se ci riusciamo, viviamo una vita più ricca e soddisfacente e riusciamo ad essere genitori che educano meglio i propri figli, soprattutto rendendoli sereni.
Genitori Sereni vuole accompagnarvi in questo percorso e fornire una serie di risorse utili a trovare la serenità, ad essere più coraggiosi ed essere meglio disposti a soddisfare adeguatamente e in modo efficiente ed efficacie i bisogni del figlio.