Crescere un figlio vuol dire accompagnarlo alla scoperta di sé, almeno fino a quando entra nell’età adulta.
Per ottenere questo, il genitore deve saper agevolare lo sviluppo del bambino, almeno fino alla adolescenza, quando i figli acquisiscono una loro notevole capacità di decidere le loro esperienze.
Per riuscire ad agevolare lo sviluppo dei figli il genitore deve possedere:
la capacità di osservare e capire,
quella di fornirgli esperienze modellate sulle sue caratteristiche e il suo grado di sviluppo.
La capacità di osservare e capire (non facile), consiste nel guardare il figlio per quello che è, ascoltarlo e, soprattutto, chiedergli, domandare, informarsi su di lui e, nel contempo, ragionare e pensare a queste informazioni, con il fine ultimo di cercare di conoscerlo e così fornirgli le esperienze più opportune per lui.
Le esperienze devono essere modellate sulle sue caratteristiche, e quindi devono seguire, il più possibile, i suoi gusti, le sue richieste, le sue scelte, le sue inclinazioni, ciò in cui si sente più a suo agio, o che lo diverte…
Le esperienze poi devono essere tarate sul suo grado di sviluppo.
Se queste sono troppo elevate, troppo difficili per lui, egli vivrà esperienze frustranti che possono sviluppare un comportamento di evitamento, e quindi la tendenza - appunto - ad evitare esperienze sfidanti
Se invece sono troppo semplici, troppo alla sua portata e facili, vivrà esperienze noiose e demotivanti, che possono sviluppare lentezza nello sviluppo cognitivo, e la tendenza a voler affrontare solo le esperienze poco impegnative.
Invece, Quello che è utile ed importante fare è offrire al figlio esperienze che siano leggermente al di sopra delle sue possibilità, in modo tale da essere potenzialmente superabili, sufficientemente sfidanti e motivanti e capaci di migliorare le sue abilità psico-fisiche.
La possibilità di fornire al figlio adeguate esperienze che lo accompagnino verso la vita adulta - quindi - permette al bambino uno sviluppo graduale e armonioso della sua personalità, gli consente di avere una buona fiducia in sé stesso e, soprattutto, di avere una idea di sé positiva e di valore.